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Oggi segnaliamo un classico della letteratura del Novecento: Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf , scritto tra il 1928 e il 1929.

Woolf viene invitata a relazionare sul tema “donne e romanzo”, argomento che mette in profonda crisi la scrittrice, la quale andando indietro nel tempo, trova le prime tracce di donne scrittrici solo nell’Ottocento; fino a quel momento sono solo uomini che scrivono e spesso di donne.

La scrittrice parte da una riflessione, solo apparentemente banale: la donna per scrivere ha bisogno di denaro e sopratutto di una stanza tutta per sé, per analizzare le restrizioni che la creatività delle donne ha avuto nel corso dei secoli.

Virginia Woolf illustra le proprie riflessioni sulla condizione di subalternità delle donne come conseguenza della cultura patriarcale maschile. Il libro diventa quindi una sorta di saggio non solo sulla condizione femminile ma anche sul difficile cammino verso la sua totale emancipazione.

Un libro scritto quasi un secolo fa ed ancora profondamente attuale, in quanto se è vero che oggi la donna può possedere del denaro suo, ed avere una stanza tutta per sé, è vero anche che dobbiamo interrogarci su quanta strada abbiamo ancora da fare per poter giungere alla parità tra i generi.

Buona lettura!