Inauguriamo la sezione recensioni dedicata a film, serie TV e cortometraggi con il film Ti do i miei occhi di Iciar Bollain del 2004. Un film dal fortissimo impatto visivo ed emotivo che non lascia spazio all’immaginazione sul tema della violenza di genere.
La violenza nel film è tangibile ed è rappresentata dalla figura del marito della protagonista, Antonio. Un uomo che non conosce altro linguaggio se non quello violento per affermare se stesso nelle relazioni. Pilar, la moglie, dopo le continue violenze subite cerca rifugio dalla sorella e Antonio, per dimostrarle che è cambiato, partecipa a gruppi per uomini maltrattanti. Pilar si lascia convincere dal cambiamento e torna da lui ma in realtà le violenze riemergono ancora più forti fino all’estrema umiliazione. Questa fase, definita in gergo tecnico “seconda luna di miele”, prevede un riacutizzarsi della violenza dopo un’apparente dimostrazione di cambiamento del maltrattante.
La protagonista troverà poi la forza di rialzarsi, denunciare e lasciare il marito per salvare se stessa.
Un film che fa male ma che fa vedere da vicino le dinamiche interne che si verificano in molte coppie e che fa riflettere sulle modalità in cui la violenza si manifesta e sul pensiero patriarcale che si basa sul dominio, sull’oppressione di un genere (maschile) sull’altro (femminile).
Il titolo di questa pellicola fa pensare al desiderio di mettersi nei panni di chi la violenza la subisce ma anche di chi la agisce. Riconoscere la violenza e non lasciarla mai passare è fondamentale per affrontarla, analizzarla e decostruirla.